sabato 31 marzo 2012



Diversamente da altri post, ho preferito pubblicare, in testata, l'articolo "schiaffo al precariato" a dimostrazione di chi, nei partiti politici, è interessato, realmente, a cambiare lo stato attuale di disagio, derivante dal lavoro offerto in maniera precaria e discontinuo. Come si nota PDL, Lega e Destra sono assenti da queste iniziative. Agli anzidetti partiti non interessa che si formi una classe, lavoratrice e stabile, derivante dalla meritocrazia, ma dalla partitocrazia che, distribuendo delle mollichine di pseudo lavoro, garantisca una continuità di voti per governare.

venerdì 16 marzo 2012

L'articolo sotto riportato è tratto dal settimanale "L'Espresso". (n° 9 del 01 Marzo 2012)


Ancora una volta si assiste al silenzio, degli organi preposti, per quanto concerne i diritti calpestati dei cittadini . Cittadini vessati da un lato dalla politica che, in un periodo di recessione non aiuta in nessun modo chi, onestamente, vorrebbe lavorare e produrre, da una altro lato chi, istituzionalmente, dovrebbe venire incontro ai cittadini nel momento di difficoltà economiche.


A tutto questo, si aggiunge Equitalia.


Or bene, una sentenza depositata in Cassazione il 16 Luglio 2007, con numero di Protocollo 3701, ritiene che le sanzioni, applicate dalla società di riscossione EQUITALIA sulle multe e sulle ammende amministrative, con interessi del 10% semestrali, sono ILLEGITTIME.


Ogni ulteriore commento risulta superfluo.