mercoledì 21 ottobre 2009

...facciamo il loro gioco...

Le solite manfrine, le solite facce, la solita gente che è sempre pronta a ripetere il nuovo diktat come fosse un salmo responsoriale. Una settimana passata a parlare di “calzini turchesi” , di “stravaganze” che non lo sono e di cene “inneggianti” alla fine di Berlusconi descritte da testimoni oculari, ma top secret o di CSM schierato che “promuove i giudici anti-Berlusconi”. Il solito strano destino ha voluto infatti che la seduta per il passaggio di carriera del giudice Mesiano sia stata presieduta dal consigliere Michele Saponara, membro laico del CSM, ex parlamentare di Forza Italia ed ex sottosegretario di Stato all'Interno nei governi Berlusconi 2 e 3 . Chi di complotto ferisce di complotto subisce e ora alla luce dei fatti, una persona comune in questa situazione potrebbe trovarci chissà che collegamenti e dietrologie. Ora per assurdo, ragionando come un'agente Betulla qualsiasi, potremmo incredibilmente pensare che le motivazioni e la tempistica siano state scelte ad arte, tramite contatti nel CSM, per creare un aura di malafede e di dubbi nei confronti del Consiglio Superiore della Magistratura e del magistrato promosso. Un clima creato ad hoc sia per screditare la sentenza su Fininvest ma anche in vista della futura riforma della giustizia. Un teoria assurda? Certo, perché proprio nella nota del CSM le date delle decisioni prese in merito all promozione di Mesiano sarebbero antecedenti a tutto il resto, includendo chiaramente la sentenza Fininvest:


«Abbiamo seguito una procedura ordinaria. La pratica è stata aperta d'ufficio il 21 maggio scorso e il 29 settembre ha ricevuto il primo via libera dalla commissione competente, presieduta dal laico di centrodestra Michele Saponara. Tutto è avvenuto quindi, ben prima della sentenza di condanna della Fininvest che è stata depositata il 3 ottobre»


Basterebbe questa nota del CSM per far capire anche ai più interdetti la semplice inesistenza di qualsiasi ideologia o complotto, ma purtroppo non è cosi.
La mie teoria , per quanto assurda che sia, ha la stessa validità di quella i vari Capezzone, Cicchitto, Gasparri, Pecorella, Bondi, Brachino, Feltri, Sallustri, etc etc. continuano a propinarvi. C'è una sola differenza ed è quella che io non ho a disposizione ne giornali, ne portavoce, ne TV e radio per continuare a ripeterla, fino a farvela entrare in testa e convincervi se sia la verità.
Lo diceva anche Joseph Göbbels che «ripetere una bugia cento, mille, un milione di volte la fa diventare una verità» e quindi, come non fidarsi del Ministro della Propaganda del Terzo Reich di Adolf Hitler.
Risvegliati Italia!

venerdì 16 ottobre 2009

ARMIAMOCI DA QUESTA ONDATA DI FANGO CHE CI "LAVA" IL CERVELLO NOTTE E GIORNO...

ecco i fatti (da ripetere ai mille bananas di turno)
alcuni sono già stati pubblicati qui nel blog, ma è bene essere sintetici:



1. Non è vero che - come strillano i berluscones e ripete Pappagalli della Loggia sul 'Corriere della Sera' - "innovando la sua stessa giurisprudenza la Consulta ha stabilito che una legge ordinaria non basta, ci vuole una legge costituzionale" per immunizzare le alte cariche. Già nella sentenza del 13.1.2004 che bocciò il lodo Schifani, la Corte scrisse: "Alle origini dello Stato di diritto sta il principio della parità di trattamento rispetto alla giurisdizione. regolato da precetti costituzionali". Poi, per respingere il lodo, ritenne sufficienti quattro profili di incostituzionalità nel merito; quanto al fatto - pure contestato dal Tribunale di Milano - che la schifanata era solo una legge ordinaria, tagliò corto: "Resta assorbito ogni altro profilo di illegittimità costituzionale". Dunque, non disse mai che, per derogare al principio di eguaglianza, basta una legge ordinaria.

2. Non è vero - come scrive Angelo Panebianco sul 'Corriere' - che "nel '94 la caduta del governo Berlusconi fu propiziata dalla garanzia offerta ai congiurati che non ci sarebbero state immediate elezioni anticipate. Ma al Quirinale oggi siede un vero custode della Costituzione come Napolitano". Il primo governo Berlusconi cadde perché la Lega gli tolse la fiducia in dissenso sulla riforma delle pensioni. Scalfaro, con buona pace dello smemorato editorialista, fece quel che gli imponeva la Costituzione: verificò l'esistenza di un'altra maggioranza e la trovò intorno al governo Dini, scelto dallo stesso Berlusconi, che poi gli negò la fiducia. Nessuna congiura, nessun 'ribaltone'.

3.Trattiamo le ultime elezioni, quelle europee.
Non è vero che Berlusconi rappresenta il 68 o il 72 per cento degli italiani né che - come strombazza Panebianco - "gode di consensi più forti, secondo i sondaggi, di qualunque governo del recente passato al secondo anno". Le Europee di giugno parlano chiaro: il Pdl ha raccolto 10.807.794 voti, cioè il 35,26% del 60,81% dei voti validi, cioè il 21,47% degli aventi diritto. E la Lega il 6,21%. L'opposizione parlamentare si divide il 24,75%, quella non approdata in Parlamento oltre il 10, mentre il totale di astensioni, bianche e nulle tocca il 37,17. Traduzione: il centro-destra rappresenta meno del 28 per cento degli elettori, il Pdl un italiano maggiorenne su 5. Berlusconi ha raccolto la miseria di 2,7 milioni di preferenze: il 5,7 per cento degli elettori, poco più di uno su 20

4. Non è vero che Berlusconi è stato "eletto dal popolo". L'Italia è una Repubblica parlamentare: il popolo elegge il Parlamento che esprime una maggioranza in cui il capo dello Stato pesca il presidente del Consiglio. Se il Cavaliere, troppo occupato con i giudici o le escort, non ha tempo per governare, può passare la mano a un collega di partito. Come fanno in tutte le democrazie i politici indagati (imputati non ne risultano).

martedì 13 ottobre 2009

LAVAGGIO DEL CERVELLO

Stiamo assistendo in questi giorni ad un lavaggio del cervello davvero enorme..
In qualsiasi canale tu ti trovi spunta un Brachetto od un martelli o magari un belpietro che ti racconta la favola che la Corte Costituzionale è un organo politico perchè ha contraddetto, con la sentenza che dichirato illegitimo il LODO ALFANO, la sua sentenza sul LODO SCHIFANI.

A parte il fatto che, come ben sappiano tutti, la Corte può anche dissociarsi, modificare, sviluppare, cambiare indirizzo giurisprudenziale (basta pensare alle sentenze che noi tutti abbiamo studiato, quelle che riguardano la norme comunitarie...)
ma quello che mi fa ORRORE è che si mistifica la realtà, si piega a proprio volere ciò che deve essere piegato per la "causa" del nano.
tutto in sua funzione.w berlusconi! (come lui stesso va dicendo)
Ebbene si sostiene, l avete sentito tutti, che la corte nel 2004 aveva affermato la possibilità che il lodo poteva essere introdotto nel nostro ordinamento anche attraverso una legge ordinaria (anche il presidente della Repubblica- volutamente con la p minuscola- aveva sottolineato tale massima nel momento che ha promulgato il lodo alfano)
MA davvero dice cosi la sentenza del 2004?
OVVIAMENTE NO!
La Corte costi. come ben sappiamo quando è chiamata a decide sulla legittimità di una legge si ATTIENE ai rilievi di incostituzionalità eccepiti dal giudice de quo.
E questa è la cdd. "economia processuale"
LA corte ovviamente non analizza la legge X rispetto a tutte le norme della Cost. ci metterebbe UNA VITA!
Sappiamo bene infatti che la stessa legge, ritenuta legittima dalla corte in prima battuta possa poi essere ritenuta illegitima se il giudice de quo argomenti meglio la sua eccezione di costituzionalità, cambi le norme costi. ritenute violate, ecc..
e questo appunto è per l'economia dei processi.

Cosa accadde al lodo Schifani?
la COrte l'ha ritenuto illegittimo per contrasto con l'art 3 e 24 della Costi.""... Resta assorbito ogni altro profilo di illegittimità costituzionale"
Quale l'art138

(ricordo in breve cosa ha dichiarato la corte:
il lodo è generale:relativa a ogni tipo di reato
automatico: non soggetta a valutazione di alcun genere
durata non determinata:reiterabile, quindi, per l'effetto della eventuale reiterabilità degli incarichi
non rinunciabilità del lodo
estende la immunità anche al presidente della Corte costituzionale che pari tra gli altri giudici costi.)

Come se non bastessa basta poi leggere la sentenza 2004 , la quale a chiare lettere afferma la necessità di una legge costituzionale:
"In ragione del carattere rigido della Costituzione, nessuna fonte può modificarla surrettiziamente, qualora ne pregiudichi una o più norme: le limitazioni sostanziali o processuali della (altrimenti assoluta) responsabilità del funzionario - ex art. 28 Cost. - devono individuarsi in altre norme costituzionali ...
Inoltre la differenziazione delle discipline processuali con riferimento a fatti extrafunzionali viola il principio di eguaglianza (non sopprimibile nemmeno con una legge di revisione costituzionale). Pertanto l'art. 3, primo comma, Cost. non può essere derogato, senza che sulla validità della deroga vi sia verifica da parte di questa Corte. ...la sottoponibilità al sindacato permarrebbe comunque, poiché le immunità valgono soltanto nei limiti delle previsioni costituzionali, e qualsiasi legge ordinaria che ne ampliasse l'ambito sarebbe incostituzionale."


QUINDI NESSUN GOLPE, NESSUNA SENTENZA POLITICA, SOLO DIRITTO.

domenica 11 ottobre 2009

la bufala dei consensi (bulgari)

Lo psiconano è il presidente del Consiglio meno amato dagli italiani negli ultimi 150 anni. Lo sanno tutti meno che lui.
Il Grande Bugiardone ripete le sue fesserie convinto che qualcuno gli creda e ciò puntualmente avviene, perché siamo un paese di analfabeti e decerebralizzati. La balla che il 68,7% degli italiani sta con lui è proprio indecente come del resto qualunque cosa che fa o dice! Alle ultime elezioni politiche abbiamo avuto uno dei più alti numeri di astenuti della storia repubblicana. I non votanti sono stati ben il 19,5%. Per la Camera i votanti in Italia dovevano essere 47,3 milioni, ma votò solo l'80,5%. Le schede bianche o nulle furono 1.386.151 su 37.936.692, dunque il 3,65%. Se si somma chi non ha votato ai vari partitini che non raggiunsero l'1% si arriva quasi al 30% di elettori. Se dall'80% levo il 30% resta il 50% da dividere tra i due schieramenti più Di Pietro, Lega e Udc, e giù qui la pretesa di Berlusconi di avere il 68,7% dei consensi diventa grottesca, ma gli italiani sono degli analfabeti che non sanno contare. Su 47,3 milioni il Pd ha preso 12.092.998 voti, il Pdl 13.628.865, Lega Nord 3.024.522, Udc 2.050.319, Di Pietro 1.593.675.
Dunque il Pdl ha avuto il 28,8% dei voti potenziali, ma quale 68,7!?!?
Ma anche qui si truffa. Il 28,8% di chi ha votato ha votato il Pdl è formato da vari partiti. Personalmente ha ottenuto solo 2.700.000 preferenze, dunque è stato scelto personalmente dal 5,7% degli elettori, e questa è una cifra bassissima che può essere superata facilmente da qualunque attore, presentatore, cantante o calciatore. Insomma Berlusconi non è nessuno.Vince perché gli altri sono ancora meno!.