lunedì 16 novembre 2009

CARA ACQUA

Sull'acqua e sulla gestione dei sistemi idrici la posizione dell'Italia dei Valori è che essa deve rimanere pubblica, come si addice ad un bene essenziale, che non può essere ridotto ad una merce.
Nel corso di questo mese di Novembre il governo Berlusconi discuterà, in Commissione al Senato, della conversione in legge del decreto 135 del 2009 e, se approvato, la gestione di tutto il sistema idrico, in poco più di un anno sarà in mano ai privati.

Già oggi la gestione pubblica dell'acqua è molto compromessa, infatti a seguito della legge 133 del 2008, che fu uno dei primi provvedimenti e tra i più sciagurati del governo Berlusconi, la gestione dell'acqua può essere affidata ad una Impresa privata, alla stregua di un servizio di rilevanza economica e non come un bene pubblico.
Pur tutta via era data facoltà alle amministrazioni locali e ai loro consorzi di poter esercitare questa gestione attraverso società interamente pubbliche e sulle quali l'ente locale o il consorzio esercitasse, però, un indirizzo e un controllo come se si trattasse di un suo ufficio interno o una municipalizzata.
Era una situazione precaria e sempre in bilico verso la caduta del servizio idrico nelle mani dei privati, ma attraverso questa facoltà molte amministrazioni, nel nord e nel centro dell'Italia, hanno potuto mantenere la gestione pubblica dell'acqua.

Ora, nel testo approvato in commissione, questi affidamenti a società interamente pubbliche vengono fatti decadere improrogabilmente nel 2011 a meno che l'amministrazione locale non ceda il 40% delle sue quote nella società a soggetti privati, che ne prendono in mano la gestione. Come dire che si salvano le gestioni pubbliche a patto che esse finiscano in mano ad un privato, magari molto ben ammanicato con gli amministratori compiacenti.

Per questo è necessario sollevare la più ferma protesta e adoperarsi per far crescere la mobilitazione popolare, avverso la conclusione della discussione in Commissione al Senato della conversione in legge dell’anzidetto decreto 135 del 2009, che suona come una campana a morto per la gestione pubblica dell'acqua.

Ove malgrado tutto la Legge dovesse essere approvata, da un Parlamento che ha solo il compito di ratificare quanto concordato da Berlusconi e dai suoi alleati, I.d.V. proporrà Referendum abrogativo della stessa Legge.
A QUESTE CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE BISOGNA AGGIUNGERE LO SCANDALO CHE SI È PERPETRATO A CATANIA DOVE
L’amministrazione comunale “regala” 10 milioni di euro alle Acque di Casalotto s.p.a,.
Da tempo, infatti, era in atto un contenzioso in cui il Comune, per un verso era debitore di 5,5 milioni di euro, ma per un altro era anche creditore di oltre 16 milioni di euro nei confronti della società Acque di Casalotto s.p.a
Infatti, successivamente alle dimissioni del Sindaco Scapagnini, la gestione commissariale retta dal commissario straordinario Vincenzo Emanuele, il cui compito doveva limitarsi alla semplice gestione ordinaria del Comune di Catania, andando oltre le proprie attribuzioni ha autorizzato una transazione tra Comune e società Acque di Casalotto s.p.a., di cui è legale rappresentante Domenico Bonaccorsi attuale presidente dell’Assindustria di Catania, e con una semplice scrittura privata, firmata nel più totale segreto, l’amministrazione comunale ha concordato una transazione con la quale il comune di Catania rinunciava ai suoi crediti, “regalando” così alla società Acque di Casalotto s.p.a. oltre 10 milioni di euro. Tutto ciò anche in violazione del bilancio preventivo 2008, approvato dal consiglio comunale di Catania, ove sono tuttora inscritte le somme a debito e quelle a credito riguardanti la società Acque di Casalotto s.p.a..
E’ inammissibile, visto che Catania resta uno dei Comuni più indebitati d’Italia e la cui cittadinanza è stata costretta per mesi a vivere con illuminazione ridotta o del tutto inesistente, che si sperperi il denaro pubblico in regalie a questo o quel potentato economico.
E AD ACI CASTELLO ??????
STIAMO VERIFICANDO NOTIZIE E FATTI SULLA GESTIONE DELLA SOCIETÀ ACQUE DI CASALOTTO S.P.A.. AD ACI CASTELLO.
PRESTO SCOPRIRETE DELLE NOTIZIE INTERESSANTI.
SAREBBE OPPORTUNO, PER CHI LEGGE, SE A CONOSCENZA DI DISAVVENTURE CON “Acque Di Casalotto” DI INFORMARCI.
UN FORUM GARANTIREBBE UNA MAGGIORE TUTELA NEI CONFRONTI DI NOI TUTTI.